Gli essenziali per il neonato

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Cosa ti serve veramente comprare prima?

Sono Dalila e sono un’ostetrica libera-professionista (qui puoi leggere qualcosa in più su di me), non lavoro in ospedale ma presso le case delle mamme, in ambulatorio, in alcune associazioni. Oggi vi parlerò degli acquisti essenziali per un neonato.

Accompagno le mamme nel percorso della maternità, dal concepimento, talvolta anche prima, fino al primo anno di vita del neonato; con il corso preparto online, durante la gravidanza con visite mensili, assistendole durante il
travaglio e nel parto a domicilio, sostenendole durante la fase dell’allattamento e dell’alimentazione complementare
per poi salutarci una volta partite nel meraviglioso viaggio dell’essere mamma.

Oggi sono qui per portarti un po’ del mio essere ostetrica…per conoscere:

Cosa può servire ad accogliere un piccolo dopo la nascita? Vi parlerò di alcune soluzioni sostenibili e di come si può
evitare di comprare alcune cose sfruttando ciò che già abbiamo nelle nostre case.

Gli essenziali per il neonato: il vestiario

quanti pezzi servono? Quali modelli e cambi? Tutto ciò che vi consiglio in questo punto lo
potrete portare in ospedale, poi una volta arrivate a casa con il vostro piccolo/a, potrete lavare le cose e
riutilizzarle.

Ecco a voi una lista di cose indispensabili per l’abbigliamento di un neonato:

  • 5 body. Orientatevi su body a manica corta nella stagione calda, ma anche primaverile o autunnale, in
    modo da poter vestire a strati il vostro piccolo, a seconda della temperatura. Tenete conto che i bambini
    dopo le prime due settimane di vita crescono molto in fretta e quindi se dovete comprare dei body nuovi
    vi consiglio di prendere una taglia 56, per poter sfruttare al meglio l’acquisto.
  • 2 cappellini. Preferibilmente in cotone, il cappellino viene messo direttamente alla nascita e si usa
    soprattutto nei primi giorni di vita del neonato per far sì che non disperda calore troppo velocemente;
    successivamente il piccolo sarà in grado di gestire la sua termoregolazione e non sarà più necessario. Vi
    consiglio di tagliare l’etichetta interna, che potrebbe graffiare o dar fastidio al piccolo/a.
  • La copertina. È fondamentale averla già in sala parto perché sarà la prima cosa in cui il neonato sarà
    avvolto, insieme ad altri teli ospedalieri e al cappellino, nel contatto pelle a pelle con la mamma. La
    coperta può essere di lana o cotone, a seconda della stagione in cui partorirete.
  • 3 tutine e 3 spezzati. Ciò che differenzia una tutina da un’altra è la presenza o meno dei piedini e
    l’apertura, che si può trovare davanti, dietro, con bottoni o con una zip. Le tutine solitamente sono in
    morbido cotone con manica lunga. I completi spezzati sono più pratici per il momento del cambio perché
    basterà rimuovere il pantaloncino e aprire il body senza dover sfilare tutta la tutina.
  • 3 paia di calzini e 2 felpine. In caso di temperature più basse del solito sopra alla tutina potete mettere
    una felpa o un maglioncino per creare uno strato in più e aggiungere delle calzine, in lana o cotone a
    seconda della stagione, vi consiglio comunque di averne almeno 2/3 paia.

Gli essenziali per il neonato: l’alimentazione

Cosa mangia un neonato? Di cosa può aver bisogno per il sostegno della sua alimentazione?

  • Allattamento al seno. Se pianificate di allattare al seno può essere comodo avere delle coppette
    assorbilatte. Ci sono alternative lavabili, utilizzabili più volte e ugualmente igieniche se usate nel modo
    corretto. Personalmente ho due coppie di coppette in bamboo prese su amazon e un’altra coppia ancor migliore
    acquistata da un negozio italiano che fa anche pannolini lavabili, sono morbide e invisibili sotto le maglie.
    Nei primi giorni o nelle prime settimane di allattamento se avete irritazioni al capezzolo dovute allo
    sfregamento dei vestiti o alle frequenti poppate del neonato, qualora qualche goccia del vostro latte non fosse sufficiente per darvi sollievo, è possibile utilizzare la crema alla lanolina. [N:B Non può essere usata per far guarire le ragadi: per esse è necessario correggere l’attacco al seno e se avete dolore durante l’allattamento e delle ferite al capezzolo vi consiglio di
    rivolgervi ad un’ostetrica o consulenti professionali in allattamento.]
  • Il cuscino allattamento può essere un buon alleato sia durante il riposo in gravidanza sia per allattare,
    poiché dà sostegno alle braccia della mamma che reggono il bambino e per poter scaricare il peso dalle
    spalle. Se non ce l’avete è facilmente sostituibile con altri cuscini o sostegni che già avete in casa.
  • Non vi servirà invece fin da subito il tiralatte (necessario solo in alcune situazioni specifiche). Se avete bisogno di conservare il vostro latte, esso si può estrarre manualmente o con il metodo della bottiglia (puoi leggere di cosa si tratta qui), utile anche per liberare il seno dagli ingorghi ostinati e si può raccogliere in vasetti di vetro una volta sterilizzati; possono durare per diversi giorni in frigorifero.
  • Allattamento artificiale. Sapevate che i neonati sanno bere il latte da tazzine o bicchierini? Sì, sarà sicuramente più comodo avere dei biberon ma non allarmatevi se non li avete ancora comprati. Vi consiglio di orientarvi su biberon di vetro, durano a lungo e sono più facili da igienizzare e lavare.
    Quanti? 6 o 7, per avere la copertura giornaliera e procedere con la sterilizzazione a fine giornata. Può essere comodo avere uno sterilizzatore, ma non è indispensabile. È sufficiente far bollire i biberon in una pentola d’acqua per almeno 5 minuti, ricordo che ciò che igienizza è il calore. Vi consiglio di evitare la frequente sterilizzazione chimica (con pastiglie) poiché può rilasciare residui. Per scaldare il latte nel biberon è sufficiente scaldare un pentolino d’acqua, toglierlo dal fuoco e immergere il biberon a bagnomaria fino ad ottenere una temperatura tiepida, non dev’essere eccessivamente caldo. L’alternativa a questo metodo è lo scalda biberon. Esistono anche altre soluzioni, più innovative ma sicuramente non essenziali, che preparano direttamente biberon, quantità di acqua, latte in polvere e temperatura desiderata in un batter d’occhio. A voi il compito di trovare il metodo e la strategia più comoda e funzionale.

Gli essenziali per la mamma

Dopo il parto ogni mamma si troverà a dover gestire le lochiazioni, che sono delle perdite di
sangue dopo il parto, che almeno all’inizio sono molto abbondanti e durano circa 40 giorni.

Gli assorbenti usa e getta per un periodo così lungo possono provocare irritazioni, quindi se decidete di usarli dovrete cambiarli molto spesso; anche se con uno strato in cotone, al di sotto c’è uno strato in plastica che trattiene l’umidità
sui tessuti. Vi consiglio di fare delle pause e sospenderli nei momenti in cui siete in una situazione di tranquillità nella vostra casa.

Un’alternativa ecologica agli assorbenti usa e getta sono gli assorbenti lavabili; sono assorbenti in tessuto di
diverse dimensioni. Si cambiano con la stessa frequenza degli assorbenti usa e getta ma il comfort una volta
indossato è completamente diverso. Essi non danno irritazione né prurito, si tratta solo di avere un morbido
strato in più. Prendeteli in considerazione soprattutto per i mesi estivi!

Dopo il parto può essere anche utile, una volta sedute sul wc, una bottiglietta con beccuccio per spruzzare e
rinfrescarvi, come un vero lavaggio intimo; con questo metodo durante la minzione, soprattutto se ci sono
delle lacerazioni, troverete sollievo se avete bruciori o fastidi.
Usate al massimo 1 volta al giorno il detergente intimo e negli altri lavaggi preferite sciacquare solo con
acqua.

Sono comodissimi anche le fasce e i marsupi! Vi consentono di passare del tempo a contatto ma allo stesso tempo di avere le mani libere, al neonato permette di rassicurarsi e per fare delle passeggiate non avrete limiti di marciapiedi o scale.

Per quanto riguarda il momento delle nanne ogni famiglia si organizza con le modalità che preferisce, se far dormire il piccolo/a nel lettone con mamma e papà, se adottare la soluzione del co-sleeping fin da subito o nel suo lettino.

Gli essenziali per il neonato: il bagnetto

Innanzitutto occorre decidere un luogo per cambiare comodamente il neonato, ovvero un posto ad un’altezza comoda, non troppo basso o troppo alto, in modo da accedere al cambio stando dritti, per questo vi sconsiglio di cambiare il piccolo/a sul lettone perché è troppo basso. Sarà sufficiente poi creare una zona morbida, ad esempio con una coperta di pile ripiegata, con sopra una tela cerata facilmente lavabile, tutto avvolto da un lenzuolino.

I prodotti indispensabili per l’igiene del neonato sono:

  • Olio di mandorle: è molto utile per il massaggio al neonato, si può usare anche per in gravidanza
    per il pancione. L’unica accortezza è che vi sia l’olio come unico ingrediente, non deve contenere
    profumazioni o altre sostanze; meglio ancora se naturale e spremuto a freddo. Un’alternativa può essere
    l’olio di cocco.
  • Amido di riso: può essere in fiocchi o in polvere, da utilizzare nel bagnetto per rendere l’acqua più
    lattiginosa e protettiva, crea un film sulla pelle del neonato. Per le prime due settimane non è necessario
    utilizzare detergenti se non per il cambio pannolino.
  • Polvere di arnica echinacea: per la gestione del moncone ombelicale del bambino, da mettere
    direttamente sull’ombelico, davvero ottima!
  • Tintura madre di Calendula: ve la consiglio sia per piccole suture sia per la cura del neonato.
  • Forbicina/limetta: per accorciare o limare le unghie del vostro piccolo/a perché tendono a crescere
    molto velocemente e tendono a graffiarsi soprattutto in viso.
  • Bagnetto: per fare il bagnetto è sufficiente il lavandino se è abbastanza capiente e profondo. Può andar
    bene anche il lavello della cucina dopo averlo igienizzato bene. Procuratevi un asciugamano morbido o
    delle mussole di cotone che si asciugano molto in fretta.

Gli essenziali per il neonato: cosa ci stiamo dimenticando?

Pannolini: vi serviranno certamente dei pannolini, vi consiglio l’alternativa ecologica di usa e getta
oppure un set di pannolini lavabili.
Fasciatoio: organizzate cassetti comodi con pannolini, body, ricambi di tutine e asciugamani a portata di
mano. Vedrete che più sarete organizzati e più sarà semplice!

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4 commenti su “Gli essenziali per il neonato”

  1. Ciao io vivo in Sicilia e la DPP è il 14 ottobre, mi sono fatta convincere a prendere il primo completini di lana è morbidissimo e non punge ma ho paura che possa sentire caldo… Tu per quel periodo cosa mi consigli?

    1. Ciao Giovanna, la lana è un ottimo materiale perchè aiuta a termoregolare sia che vi sia caldo che freddo. Per l’autunno/inverno la combinazione lana/seta è comodissima, bisogna solo fare attenzione ai lavaggi per non rovinarla. In alternativa anche il cotone va bene a fine ottobre, basterà nelle giornate più fredde vestire il neonato con uno strato in più!

  2. Ciao Dalila, ho optato per il co sleeping con lettino a fianco del nostro. Mi hanno regalato la Next to me ma leggo che il bimbo “si perde”, ovvero lo spazio è troppo grande per loro. Come faccio a tenere la bimba vicina a me, ma allo stesso tempo, in sicurezza? Serve un riduttore? Grazie mille

  3. Ciao! Sto per acquistare la tintura madre di calendula, ho visto che è un estratto idroalcolico, è normale vero? Oppure devo sceglierne una non alcolica?
    Avevo intenzione di usarla anche per il post parto e per la cura del cordone ombelicale in modo da fare un unico acquisto, che cosa ne pensi?

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