Cosa serve davvero a un neonato

cosa serve a un neonato

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Cosa serve ad un neonato…davvero

Finalmente sono qui per parlare di un argomento che mi sta a cuore da sempre. Vedremo in questo articolo cosa serve davvero ad un neonato, quali cose sono indispensabili per un neonato, quali acquisti fare in gravidanza e cosa rimandare ad un secondo momento. So che i dubbi riguardo a questo sono molti e tutte i futuri genitori ad un certo punto si trovano a ragionare su cosa sia indispensabile per il neonato quindi ecco i miei migliori e concreti consigli per non perderci nel vortice degli acquisti inutili per bebè.

Sappi che questo articolo è in continua evoluzione, la sua prima stesura risale alla mia esperienza dopo la nascita del mio primo figlio e ora sono qui ad aggiornarlo portandoti il punto di vista di mamma di tre bambini, oltre che da ostetrica che accompagna ogni giorni le famiglie in questa transizione da più di dieci anni.

Cosa serve a un neonato in ospedale

Partiamo dal principio.

Le prime cose di cui il tuo neonato avrà bisogno sono quelle che serviranno ad accoglierlo alla nascita, ovunque essa avvenga, per prevalenza statistica parleremo di “cosa serve ad un neonato in ospedale” ma sono consigli validi per ogni luogo del parto.

Ogni ospedale da alcune indicazioni di massima redigendo una lista di cose indispensabili per il neonato in base anche a ciò che verrà fornito dalla struttura. Ad esempio, in alcuni ospedali non occorre portare i pannolini, in altri neppure body e tutine, in altri ancora è necessario portare tutto, compreso il sapone e l’acqua da bere per la mamma. Anche la mamma avrà bisogno della sua valigia, con tutto il necessario per il travaglio, il parto e la successiva degenza.

Il neonato di cosa avrà bisogno in ospedale? Ecco la lista completa di indispensabili:

  • 2 copertine: la prima più “sacrificabile” che verrà usata in sala parto e potrebbe sporcarsi (evita la copertina di lana merino ricamata dalla bisnonna e tramandata di generazione in generazione), la seconda copertina da utilizzare nei giorni successivi per rimpiazzare quella bagnata/sporca usata subito dopo la nascita.
  • 2 o 3 cappellini semplici e morbidi: come per la copertina il primo cappellino verrà fatto indossare al neonato durante il pelle a pelle in sala parto. Ne servirà un secondo per poterlo sostituire dopo qualche ora visto che il primo molto probabilmente sarà bagnato. 
  • 4 o 5 cambi completi: potresti tornare a casa con qualche cambio inutilizzato ma meglio averne a disposizione uno in più, sopratutto se non abiti proprio attaccata al punto nascita. Un cambio completo è formato da: body, tutina intera oppure completo spezzato, calzine. Per comodità sia tua che degli operatori ti consiglio di riporre ogni cambio in un sacchettino contrassegnato dal nome. Se hai una preferenza su quali vestiti vuoi che indossi per la prima volta segnala quale sarà ill primo cambio sull’etichetta del sacchetto.
  • Una tutona, un cappello più pesante e delle scarpine/calzine più calde come strato esterno per quando verrete dimessi, in caso di nascita in una stagione fredda.
  • 4 o 5 mussoline di cotone o telini di cotone: questo è un oggetto magico multiuso, il limite sarà solo la tua fantasia dalla nascita in poi. Li userai come lenzuolini, asciugamani, strati puliti sui quali appoggiarlo, teli per avere privacy, teli per ombreggiare leggermente un finestrino, sciarpa per proteggerti dall’aria condizionata, e così via. Io li uso ancora dopo 6 anni come asciugamani dei bimbi quando andiamo al mare: sono leggerissimi e occupano poco spazio.
  • Sapone delicato: quando cambierai il pannolino al tuo neonato le prime volte verrai aiutata dal personale che ti supporterà in questi primi lavaggi. Avrai bisogno di prepararti tutto in anticipo in modo da avere le cose necessarie sotto mano. Tra queste ti occorrerà un sapone delicato con il quale detergere il neonato solo quando necessario (quando farà la cacca!) senza esagerare per non irritare la sua pelle super sottile. 
  • Pannolini per neonati: se non verranno forniti dal punto nascita. Più spesso usa e getta ma se la tua scelta ricade sui pannolini lavabili considera di portarne un numero adeguato insieme ad una loro wetbag in attesa di lavaggio.
  • Fascia portabebè: un supporto per il babywewaring potrebbe essere un buon alleato già in ospedale ma solo se ne hai già dimestichezza!
  • Ovetto per l’auto: se tornerai a casa in auto prepara l’ovetto già montato secondo le istruzioni prima della nascita.

E cosa serve alla mamma in ospedale?

Anche per la mamma ci sono alcune cose indispensabili, ancora più soggettive dei must have dei neonati perché dipendono molto dalle tue preferenze e dalle tue abitudini. Cerca di portare una borsa maneggevole e ben organizzata così da accedere facilmente (anche con una mano sola) a tutto il necessario.

Dovrai portare con te:

  • Vestiti comodi per 3 o 4 giorni.
  • Oggetti per l’igiene quotidiana.
  • Oggetti per il tuo benessere (che sia un libro, o una crema viso).
  • Il necessario per trovare comfort in travaglio: pettine da stringere, oli essenziali, olio da massaggio, musica rilassante, rebozo, ecc.
  • Assorbenti grandi in cotone o pannoloni per il post partum: ti serviranno per gestire al meglio le lochiazioni che saranno abbondanti in quei primi giorni sia in caso di parto naturale che di taglio cesareo.

Queste sono alcune delle cose che non dovrai dimenticarti di inserire nella tua borsa per l’ospedale oltre agli indispensabili per il neonato. Sicuramente ti serviranno anche altre cose, puoi affidarti alla mia checklist completa per essere sicura di non scordarti nulla di importante. 

Gli indispensabili per il bagnetto e l’igiene

Innanzitutto occorre decidere un luogo per cambiare comodamente il neonato, ovvero un posto ad un’altezza comoda, non troppo basso o troppo alto, in modo da accedere al cambio stando dritti, per questo vi sconsiglio di cambiare il piccolo/a sul lettone perché è troppo basso. Sarà sufficiente poi creare una zona morbida, ad esempio con una coperta di pile ripiegata, con sopra una tela cerata facilmente lavabile, tutto avvolto da un lenzuolino.

I prodotti indispensabili per l’igiene del neonato sono:

  • Olio di mandorle: è molto utile per il massaggio al neonato, si può usare anche per in gravidanza
    per il pancione. L’unica accortezza è che vi sia l’olio come unico ingrediente, non deve contenere
    profumazioni o altre sostanze; meglio ancora se naturale e spremuto a freddo. Un’alternativa facile da reperire sugli scaffali degli alimentari può essere l’olio di cocco.
  • Amido di riso: può essere in fiocchi o in polvere, da utilizzare nel bagnetto per rendere l’acqua più
    lattiginosa e protettiva, crea un film sulla pelle del neonato. Per le prime due settimane non è necessario
    utilizzare detergenti se non per il cambio pannolino.
  • Polvere di arnica echinacea: per la gestione del moncone ombelicale del bambino, da mettere
    direttamente sull’ombelico, davvero ottima!
  • Tintura madre di Calendula: ve la consiglio sia per piccole suture sia per la cura del neonato. Ne vanno diluite poche gocce in acqua per poi utilizzarla per risciaquare.
  • Forbicina/limetta: per accorciare o limare le unghie del vostro piccolo/a perché tendono a crescere
    molto velocemente e tendono a graffiarsi soprattutto in viso. Prova fin da subito ad utilizzare una lima di cartone, ti mette al riparo da incidenti e successivi sensi di colpa. Se l’utilizzo della limetta non è efficace allora utilizza con attenzione e pazienza la forbicina per neonati.
  • Bagnetto: per fare il bagnetto è sufficiente il lavandino se è abbastanza capiente e profondo. Può andar
    bene anche il lavello della cucina dopo averlo igienizzato bene. Procuratevi un asciugamano morbido o
    delle mussole di cotone che si asciugano molto in fretta. Se hai il desiderio di acquistare una vaschetta ad hoc per lavare il tuo bambino te ne segnalo due meritevoli per la mia esperienza: la tummy tub che è un secchio verticale in cui si immerge il neonato in verticale appunto, sorreggendolo dalle ascelle, e la vaschetta flexi di stokke perchè poterla piegare e riporre è davvero comodo, potrai portarla facilmente con te anche in vacanza.

Cosa può servire a un neonato: i vestiti 

Quanti vestiti servono? Quali modelli e cambi? In che tessuti?

Da mamma di tre figli, oltretutto utilizzatrice di pannolini lavabili, la lavatrice non mi fa alcuna paura. Per questo motivo vedrete che le quantità indicate nei miei consigli sono poche. Personalmente preferisco usare lavare e ri-usare, piuttosto che riempire l’armadio di tanti vestiti da usare poche volte soltanto. Questa ovviamente è la mia preferenza che si adatta bene allo stile di vita della mia famiglia, lo esplicito in modo che tu possa leggere questi consigli con le giuste lenti e modificare i numeri indicati in base ai tuoi bisogni.

Essenzialmente tutti i vestiti di cui il tuo neonato avrà bisogno sono quelli che avrai portato in ospedale con alcune piccole integrazioni!

Ecco a voi una lista di cose indispensabili per l’abbigliamento di un neonato:

  • 5 body. Orientatevi su body a manica corta nella stagione calda, ma anche primaverile o autunnale, in
    modo da poter vestire a strati il vostro piccolo, a seconda della temperatura. Tenete conto che i bambini
    dopo le prime due settimane di vita crescono molto in fretta e quindi non esagerate con la taglia 50, piuttosto un paio di body in più della taglia 56, per poter sfruttare al meglio l’acquisto.
  • 2 o 3 cappellini. Preferibilmente in tessuto naturale, il cappellino viene messo direttamente alla nascita e si usa
    soprattutto nei primi giorni di vita del neonato per far sì che non disperda calore troppo velocemente;
    successivamente il piccolo sarà in grado di gestire la sua termoregolazione e non sarà più necessario. Vi
    consiglio di controllare l’etichetta interna, per verificare che non graffi o dia fastidio al piccolo/a. 
  • La copertina. È fondamentale averla già in sala parto perché sarà la prima cosa in cui il neonato sarà
    avvolto, insieme ad altri teli ospedalieri e al cappellino, nel contatto pelle a pelle con la mamma. La
    coperta può essere di lana o cotone, a seconda della stagione in cui partorirete.
  • 3 tutine intere e 3 spezzati. Ciò che differenzia una tutina da un’altra è la presenza o meno dei piedini e l’apertura, che si può trovare davanti, dietro, con bottoni o con una zip. Le tutine solitamente sono in
    morbido cotone con manica lunga. I completi spezzati sono più pratici per il momento del cambio perché basterà rimuovere il pantaloncino e aprire il body senza dover sfilare tutta la tutina. I vestiti di cotone io li chiamo vestiti da battaglia perchè sono senza dubbio i più resistenti: si possono lavare ad alte temperature, resistono allo sfregamento quando imparano a strisciare e gattonare e sono ottimi per l’asilo e la scuola. Tessuti più delicati (sia da gestire sia sulla sottile pelle del neonato) sono la seta sia liscia che buretta, la lana e seta, la lana merino.
  • 3 paia di calzini e 2 felpine/maglioni. In caso di temperature più basse del solito sopra alla tutina potete mettere
    una felpa o un maglioncino per creare uno strato in più e aggiungere delle calzine, in lana o cotone a seconda della stagione, vi consiglio comunque di averne almeno 2/3 paia.

Indispensabili per un neonato: l’alimentazione

Cosa mangia un neonato? Di cosa può aver bisogno per il sostegno della sua alimentazione?

  • Se pianificate di allattare al seno può essere comodo avere delle coppette
    assorbilatte. Ci sono alternative lavabili, utilizzabili più volte e ugualmente igieniche se usate nel modo
    corretto. Personalmente ho due coppie di coppette in bamboo prese su amazon e un’altra coppia ancor migliore
    acquistata dal negozio italiano Culla di Teby, sono morbide e invisibili sotto le maglie.
    Nei primi giorni o nelle prime settimane di allattamento se avete irritazioni al capezzolo dovute allo
    sfregamento dei vestiti o alle frequenti poppate del neonato, qualora qualche goccia del vostro latte non fosse sufficiente per darvi sollievo, è possibile utilizzare la crema alla lanolina. [N:B Non può essere usata per far guarire le ragadi: per esse è necessario correggere l’attacco al seno e se avete dolore durante l’allattamento e delle ferite al capezzolo vi consiglio di
    rivolgervi ad un’ostetrica o consulenti professionali in allattamento.] Evitate se possibile le coppette d’argento che vi possono esporre ad un maggior rischio di infezioni batteriche o funginee (ne ho parlato tempo fa sul mio profilo instagram). 
  • Il cuscino allattamento può essere un buon alleato sia durante il riposo in gravidanza sia per allattare,
    poiché dà sostegno alle braccia della mamma che reggono il bambino e per poter scaricare il peso dalle
    spalle. Se non ce l’avete è facilmente sostituibile con altri cuscini o sostegni che già avete in casa.
  • Non vi servirà invece fin da subito il tiralatte (necessario solo in alcune situazioni specifiche). Se avete bisogno di conservare il vostro latte, esso si può estrarre manualmente spremendolo, imparare la spremitura è utile anche per liberare il seno dagli ingorghi ostinati e si può raccogliere in vasetti di vetro una volta sterilizzati; possono durare per diversi giorni in frigorifero.

In caso di allattamento misto o artificiale:

  • Sai che i neonati sanno bere il latte da tazzine o bicchierini? Sì, forse a livello di comodità vincono i biberon sul luogo periodo ma non allarmatevi se non li avete ancora comprati. Ti consiglio di orientarti su biberon di vetro, durano a lungo e sono più facili da igienizzare e lavare.
    Quanti biberon servono? In caso di alimentazione totalmente al biberon almeno 6 o 7, per avere la copertura giornaliera e procedere con la sterilizzazione a fine giornata. Può essere comodo avere uno sterilizzatore, ma non è indispensabile. È sufficiente far bollire i biberon in una pentola d’acqua per almeno 5 minuti. Vi consiglio di evitare la frequente sterilizzazione chimica (con pastiglie) poiché può rilasciare residui. Per scaldare il latte nel biberon è possibile scaldare un pentolino d’acqua, toglierlo dal fuoco e immergere il biberon a bagnomaria fino ad ottenere una temperatura tiepida, non dev’essere eccessivamente caldo. L’alternativa a questo metodo è lo scalda biberon. Esistono anche altre soluzioni, più innovative ma sicuramente non essenziali, che preparano direttamente biberon, quantità di acqua, latte in polvere e temperatura desiderata in un batter d’occhio ma che difficilmente garantiscono la preparazione igienicamente corretta raccomandata dalle società di pediatria e dall’OMS. 
  • Se fai un allattamento misto altri oggetti che insieme alla tua ostetrica potresti trovarti a valutare sono: il dispositivo di supplementazione al seno (DAS), il tiralatte doppio, la soft cup. 

Gli essenziali per la mamma a casa

Dopo il parto ogni mamma si troverà a dover gestire le lochiazioni, che sono delle perdite di sangue dopo il parto, che almeno all’inizio sono molto abbondanti e durano circa 40 giorni.

Gli assorbenti usa e getta per un periodo così lungo possono provocare irritazioni, quindi se decidete di usarli dovrete cambiarli molto spesso; anche se con uno strato in cotone, al di sotto c’è uno strato in plastica che trattiene l’umidità
sui tessuti. Vi consiglio di fare delle pause e sospenderli nei momenti in cui siete in una situazione di tranquillità nella vostra casa.

Un’alternativa ecologica agli assorbenti usa e getta sono gli assorbenti lavabili; sono assorbenti in tessuto di
diverse dimensioni. Si cambiano con la stessa frequenza degli assorbenti usa e getta ma il comfort una volta
indossato è completamente diverso. Essi non danno irritazione né prurito, si tratta solo di avere un morbido
strato in più. Prendeteli in considerazione soprattutto per i mesi estivi!

Dopo il parto può essere anche utile, una volta sedute sul wc, una bottiglietta con beccuccio per spruzzare e
rinfrescarvi, come un vero lavaggio intimo; con questo metodo durante la minzione, soprattutto se ci sono
delle lacerazioni, troverete sollievo se avete bruciori o fastidi.
Usate al massimo 1 volta al giorno il detergente intimo e negli altri lavaggi preferite sciacquare solo con
acqua.

Cosa serve a un neonato a casa 

Assolutamente da provare: le fasce e i marsupi ergonomici! Ti consentono di passare del tempo a contatto ma allo stesso tempo di avere le mani libere, al neonato permette di rassicurarsi e per fare delle passeggiate non avrete limiti di marciapiedi o scale. Per me decisamente un salvavita nei primi mesi e un prezioso alleato anche nei mesi successivi.

Per quanto riguarda il momento delle nanne ogni famiglia si organizza con le modalità che preferisce e che funzionano, se far dormire il piccolo/a nel lettone con mamma e papà facendo bedsharing o se fin da subito o nel suo lettino. E’ importante essere a conoscenza delle indicazione di riduzione del rischio di Sids in modo da poterle applicare il più possibile alla propria situazione. Ne parlo in modo approfondito nel Corso Preparto Online.

Cosa NON serve invece a un neonato?

Giochi e pupazzi: sono teneri e durante la gravidanza potresti sentirti molto attratta da quei bellissimi giochi di legno o pupazzi che promettono un dolce sonno. Ricorda che il neonato inizierà ad interagire con gli oggetti esterni dal terzo mese di vita, per la sua prima fase tutto ciò che cercherà sarà una relazione con le persone che lo amano. 

Baby monitor super accessoriati: pensaci bene, hai davvero bisogno di vedere e parlare al tuo bambino attraverso il monitor? magari in un bilocale? In alcuni casi una radiolina che ti permetta di sentire quando si sveglia è assolutamente indispensabile ma ragiona sui tuoi bisogni effettivi che sono diversi da famiglia a famiglia.

Vuoi aggiungere qualcosa che ho tralasciato?

Lascia un commento qui sotto per suggerire cosa è stato per te essenziale.

4 commenti su “Cosa serve davvero a un neonato”

  1. Ciao io vivo in Sicilia e la DPP è il 14 ottobre, mi sono fatta convincere a prendere il primo completini di lana è morbidissimo e non punge ma ho paura che possa sentire caldo… Tu per quel periodo cosa mi consigli?

    1. Ciao Giovanna, la lana è un ottimo materiale perchè aiuta a termoregolare sia che vi sia caldo che freddo. Per l’autunno/inverno la combinazione lana/seta è comodissima, bisogna solo fare attenzione ai lavaggi per non rovinarla. In alternativa anche il cotone va bene a fine ottobre, basterà nelle giornate più fredde vestire il neonato con uno strato in più!

  2. Ciao Dalila, ho optato per il co sleeping con lettino a fianco del nostro. Mi hanno regalato la Next to me ma leggo che il bimbo “si perde”, ovvero lo spazio è troppo grande per loro. Come faccio a tenere la bimba vicina a me, ma allo stesso tempo, in sicurezza? Serve un riduttore? Grazie mille

  3. Ciao! Sto per acquistare la tintura madre di calendula, ho visto che è un estratto idroalcolico, è normale vero? Oppure devo sceglierne una non alcolica?
    Avevo intenzione di usarla anche per il post parto e per la cura del cordone ombelicale in modo da fare un unico acquisto, che cosa ne pensi?

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