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Il travaglio è un processo naturale che nella maggior parte dei casi comincia in modo spontaneo. Più raramente potrebbero esserti proposti degli interventi per stimolare l’inizio delle contrazioni, vere e proprie tecniche per indurre il parto. In questo articolo ti darò le informazioni necessarie per comprendere al meglio lo scollamento delle membrane, una delle procedure più spesso utilizzate per dare inizio alle contrazioni in caso di necessità e senza l’utilizzo di farmaci.
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Come si esegue lo scollamento delle membrane?
La manovra chiamata scollamento delle membrane, ha un nome che fa un po’ paura a chi non conosce l’anatomia ostetrica. In realtà è una procedura semplice che talvolta viene offerta alla donna in gravidanza a termine per stimolare l’inizio del travaglio prima di un’eventuale induzione farmacologica. Vediamo meglio in cosa consiste.
A tutti gli effetti lo scollamento è una tecnica di induzione del parto, viene infatti eseguita allo scopo di stimolare le contrazioni del travaglio in modo meccanico.
Per poter eseguire questa manovra sarà necessario che, alla visita interna, il collo dell’utero di presenti morbido e almeno “pervio al dito” (cioè dilatato di almeno 1 cm).
E’ una procedura per la quale va chiesto e ricevuto il consenso da parte della donna in gravidanza prima di procedere.
Può essere fastidiosa o provocare dolore limitatamente alla manovra (questo dipenderà anche dalla maturazione e dalla dilatazione del collo uterino) e stimolare già da subito una serie di contrazioni a grappolo. Successivamente allo scollamento delle membrane è frequente avere delle piccole perdite ematiche causate dalla rottura di alcuni capillari del collo dell’utero.
- Lo scollamento si esegue attraverso una visita vaginale interna
- Si inserisce la punta di un dito all’interno della cervice uterina (per questo motivo è necessario che ci sia già un po’ di dilatazione)
- si va a staccare, sollevare, “scollare”, le membrane amniotiche dal collo dell’utero cercando di girare completamente intorno alla testa fetale.
Il tutto dura da pochi secondi ad un minuto.
Video “come avviene lo scollamento delle membrane”
Cosa succede dopo lo scollamento?
Come il corpo di ogni donna reagisca allo scollamento non è prevedibile. Solo in circa 2 donne su 10 lo scollamento avrà effetto.
In quei casi si otterrà il risultato sperato, provocando l’instaurarsi di un’attività contrattile a causa della produzione di prostaglandine e di ossitocina a seguito della manovra sul collo. Le contrazioni ottenute saranno nella maggior parte dei casi prodromiche. I prodromi sono la prima fase del viaggio del travaglio, sono irregolari e non hanno una durata stimabile: possono presentarsi per pochi minuti o per qualche giorno.
Alcune donne, in seguito allo scollamento, potrebbero osservare delle tracce ematiche sugli slip o sulla carta igienica. Non ci si aspetta invece perdite maggiori di un leggero sanguinamento dato dall’accidentale rottura di alcuni capillari del collo uterino.
E’ possibile che in seguito allo scollamento si ottengano da subito contrazioni valide e regolari?
Si, potresti iniziare ad avere contrazioni valide in seguito allo scollamento e ti troverai a chiederti se si tratta proprio di inizio travaglio. Può capitare ad esempio nel caso di una donna che è già in prodromi potrebbe regolarizzare le contrazioni. E’ importante sapere che si interviene (anche con una procedura “semplice” come lo scollamento) solo se i benefici superano i rischi, perché ogni interferenza nel percorso fisiologico di una nascita influirà a cascata su ciò che avverrà dopo. Prima di dare il consenso ad qualsiasi procedura è importante averne compresi rischi e benefici nella propria specifica situazione e aver valutato rischi e benefici del non effettuarla.
Scollamento membrane: dopo quanto parte il travaglio?
Come detto poco fa, l’effetto dello scollamento delle membrane è altamente soggettivo ed influenzato da numerosi fattori. Se sei a 40 settimane oggi, sappi che hai circa il 20% di possibilità che il travaglio inizi nei prossimi 3 giorni e l’85% di probabilità di partorire nei prossimi 14 giorni. Statisticamente lo scollamento membrane fa effetto a 2 donne su 10.
Nel caso ini cui la manovra fosse efficace nello stimolare l’inizio delle contrazioni questo significherebbe trovarsi all’inizio del proprio travaglio, probabilmente in fase di prodromi.
Dopo lo scollamento delle membrane quando si partorisce?
Quanto durerà un travaglio è impossibile dirlo in anticipo, conosciamo però i tempi medi statistici che ci fornisce l’OMS nelle sue ultime raccomandazioni.
Per una primipara (donna al primo parto):
- prodromi: tempo variabile, non misurabile
- travaglio attivo dai 5 cm in poi: non superiore alle 12 ore
- fase espulsiva: inferiore alle 3 ore
I tempi sono diversi per chi ha già partorito una o più volte, infatti per una pluripara:
- prodromi: durata variabile, non misurabile
- travaglio attivo dai 5cm in poi: inferiore alle 10 ore
- fase espulsiva: inferiore alle 2 ore
Scollamento delle membrane: Fa male?
L’esperienza dello scollamento viene descritta come fastidiosa dalla maggior parte delle donne che vi si sono sottoposte. Per diverse altre è stato presente anche il dolore ma descritto come gestibile e limitato ai pochi istanti della procedura. Raramente il fastidio perdura anche per alcuni minuti dopo la visita.
La variabilità delle sensazioni provate dipende in larga misura dalle caratteristiche del collo uterino al momento dello scollamento: più morbido e dilatato è più semplice e indolore sarà la procedura.
Per ridurre l’eventuale fastidio/dolore puoi utilizzare gli stessi strumenti che ti aiuteranno a gestire le contrazioni del travaglio, dovendoti mantenere ferma sul lettino durante la visita il più utile si rivela essere il respiro. Porta la tua attenzione sull’aria che inspiri e riempie i tuoi polmoni, ascolta ogni dettaglio della tua respirazione immaginando il percorso dell’aria dentro e fuori di te. Ricorda che se sul dolore non hai nessun controllo lo hai invece sulla tensione del tuo corpo: più riuscirai a rilassare i muscoli più il fastidio si ridurrà!
Cosa fare dopo la manovra?
Dopo aver ricevuto uno scollamento delle membrane se sono iniziate le contrazioni prodromiche irregolari hai l’occasione di mettere alla prova ciò che hai imparato durante il Corso Preparto: massaggi, posizioni, digitopressione, vocalizzi, e così via.
Camminare dopo lo scollamento
Se ancora non hai attività contrattile uno dei consigli più dati dai professionisti è camminare e muoversi, rispetto a ciò non esistono studi che ne testino l’efficacia ma puoi approfondire l’argomento Metodi Naturali d’Induzione guardando il video dove te ne parlo accuratamente.
Un beneficio sicuro di questa tecnica è la produzione di endorfine causata dal movimento che ti farà sentire meglio, più serena ed ottimista, più rilassata. Inoltre mantenersi attive fino al momento del parto favorisce il posizionamento ottimale del feto, preparandolo ad una nascita più semplice.
Si possono avere rapporti sessuali dopo lo scollamento delle membrane?
Il secondo consiglio più elargito per innescare l’inizio del travaglio in modo non farmacologico è proprio il suggerimenti di avere, se lo si desidera, rapporti sessuali completi. La stimolazione meccanica del collo dell’utero, la produzione aumentata dell’ossitocina dopo l’orgasmo femminile e l’effetto delle prostaglandine contenute nello sperma, possono essere l’ultimo incoraggiamento al corpo materno per dare avvio al travaglio.
Scollamento delle membrane alla seconda gravidanza
Così come nel caso di una prima gravidanza anche ad una donna che aspetta il secondo figlio potrebbe venir proposto lo scollamento delle membrane. Le informazioni contenute nell’articolo valgono qualunque sia la gravidanza in corso, prima, seconda, terza e così via.
Nel caso di uno scollamento delle membrane ad una gravidanza successiva alla prima è più frequente che il collo dell’utero sia già passivamente più preparato al parto, mostrandosi spesso già leggermente dilatato. Questo, nella maggior parte dei casi, rende la manovra più semplice da eseguire e meno dolorosa.
Ricordati che non è solo il corpo a doversi preparare al parto ma un ruolo importante è svolto anche dalla mente, prenditi cura della tua salute mentale, non mettere in pausa la tua vita solo in attesa che il travaglio cominci.
Guarda qui sotto il video sui 5 falsi miti da dimenticare subito riguardo l’induzione di parto ⬇️
Quali sono i rischi dello scollamento delle membrane?
Oltre al fastidio e al dolore che possono essere legate alla procedura, lo scollamento può implicare alcune complicazioni.
In primo luogo può aumentare il rischio di infezioni essendo effettuata tramite visita interna. Inoltre la complicanza più importante e più rara è la rottura delle membrane amniotiche, in quel momento oppure nel 12-24h successive alla manovra. Questo potrà esporvi ad una cascata di interventi che non sarebbero stati necessari nel caso in cui il travaglio non dovesse partire a breve termine.
E’ possibile anche che lo scollamento non ottenga l’effetto auspicato lasciando la donna forse più sfiduciata di prima.
A questo proposito è fondamentale ricordare che perché il travaglio possa partire entrambi i giocatori devono essere pronti ai blocchi di partenza, ben coordinati tra loro e l’ambiente deve essere favorente. Se ancora le contrazioni non si sono presentate o non l’hanno fatto in modo regolare questo significa che la gravidanza sta ancora evolvendo e preparando il terreno al viaggio che poi porterà mamma e bebè ad incontrarsi.
Una domanda che mi viene fatta spesso è “posso rifiutare lo scollamento delle membrane?” e la mia risposta è sempre Si, lo scollamento si può rifiutare. Ogni procedura ostetrica che ti verrà proposta dovrà essere illustrata e discussa tra te e chi ti sta assistendo. Non è matematico che per tutte le donne sia meglio, anche se si trovano in situazioni simili tra loro, ognuna valuterà insieme al team che la segue se procedere allo scollamento delle membrane o scegliere l’attesa.
1 commento su “Scollamento delle membrane: cos’è?”
Ciao Dalila, per la mia seconda gravidanza questo è stato l’argomento per cui mi sono più interessata quando però era ormai troppo tardi.
Ti spiego perché, a 41+3 secondo il protocollo del mio ospedale mi sarei dovuta far ricoverare. Io non ne avevo nessuna intenzione, mai stata più sicura, la bimba stava bene la placenta e il liquido anche. Quindi avrei aspettato nella mia dolce casa in collina altri giorni felicemente. Ovviamente questa mia decisione non è piaciuta ai dottori a cui ho firmato il rifiuto di ricovero e durante la visita a mia insaputa è stata fatta questa manovra. Ma ho scoperto su internet cosa mi era stata fatto, non era una visita normale perché non avevo mai provato tanto dolore.
Leggendo su internet ho scoperto che si trattava di scollamento delle membrane, mi sono arrabbiata perché non lo avrei mai permesso.
Detto questo è andato tutto bene, la bimba non ne ha risentito ed è nata quando voleva a 41+6 e stava benissimo. Oggi ha due anni e tra due mesi partoritò il mio terzo figlio, ora starò ancora più attenta
Grazie per tutto il materiale che ci dai, grazie per i tuoi corsi!!!