Neonati in montagna: da che età è sicuro, altitudine e abbigliamento

neonati in montagna

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E’ arrivata l’estate e se sei amante della montagna come me ma hai un bebè appena nato, sicuramente ti starai chiedendo: posso portare un neonato in montagna? Risposta breve: certo che sì! Vediamo in questo articolo come vivere la montagna in sicurezza fin da neonati.

In montagna con neonati: età e altitudine massima

Andare in montagna con un neonato può essere molto piacevole ed è assolutamente possibile farlo se lo desideri. Nella mia esperienza da mamma ho apprezzato molto le vacanze in montagna soprattutto quando i miei bambini erano molto piccoli e le ho spesso preferite ai soggiorni al mare dove tra caldo e iper affollamento gestire i più piccoli è un più impegnativo.

I consigli che troverai in questo articolo si riferiscono alle famiglie che abitano in pianura o prima collina. In questo caso ci sono delle accortezze da avere quando si sceglie una vacanza in montagna con il proprio bebè. Ovviamente ciò non si applica ad un neonato partorito a 2000 metri sul livello del mare che avrà fin da subito un adattamento all’altitudine diverso!

Se il tuo neonato è prematuro o soffre di qualche patologia ti consiglio di approfondire con il pediatra di riferimento per ricevere delle indicazioni più specifiche per lui o lei.

L’altitudine può essere un problema per i bambini molto piccoli, questo perchè più saliamo in quota più l’aria diventa rarefatta. Con i neonati infatti vanno rispettate alcune altitudini massime da non superare, in base all’età del bambino:

  • neonato di un mese in montagna potrà arrivare massimo a 1000 metri.
  • un neonato di 2 mesi o 3 mesi potrà soggiornare in montagna fino ai 1200 metri.
  • un bambino nei suoi primi due anni di vita non dovrebbe superare i 1500-2000 metri.
neonati in montagna

Altitudine neonati: perchè bisogna stare attenti

Quando saliamo di altitudine l’aria che respiriamo cambia la sua pressione e questo ci rende sempre meno disponibile l’ossigeno. La patologia che si può generare in alta quota o salendo molto velocemente di altitudine è il mal di montagna. Negli adulti è semplice riconoscerne i sintomi e ci sono dei farmaci con i quali si può trattare. 

Nei neonati e nei bambini molto piccoli i sintomi di mal di montagna sono più difficili da riconoscere inoltre il loro organismo, così come quello delle donne in gravidanza, può trovarsi più affaticato nell’acclimatarsi rispetto ad un adulto.

Con un neonato non va superata una certa altitudine perché questo può portare sintomi “banali” come:

  • irrequietezza
  • disturbi del sonno
  • inappetenza
  • irritabilità
  • pianto

ma anche più seri come:

  • difficoltà respiratorie
  • edema polmonare e/o cerebrale.

Abbigliamento neonati in montagna: come vestirli?

Non esiste buono o cattivo tempo ma buono o cattivo equipaggiamento diceva il saggio Baden Powell, e in montagna vale doppio.

Quando pianifico una vacanza o una gita in montagna preparo con cura l’attrezzatura e l’abbigliamento mio e dei bambini. La regola d’oro è vestirsi a cipolla. In montagna più che in altri luoghi il meteo e la temperatura può variare molto rapidamente. Potresti partire per una passeggiata con un bel sole, cielo azzurro e 32 gradi ma trovarti ad attraversare un pezzo di sentiero in un bosco ombreggiato e ventoso. Prepara sempre più strati di vestiti in modo da poterne aggiungere o togliere al bisogno.

Io sono una sostenitrice dei tessuti naturali che ho riscoperto grazie ai miei bambini, quando andiamo in montagna la canotta di lana seta viene sempre con noi sia d’estate che d’inverno.

In estate un’attenzione particolare va rivolta al colpo di calore e alla protezione dal sole.

Il neonato in montagna deve rimanere protetto, all’ombra, all’interno di fascia o marsupio, con un cappellino e con indumenti lunghi che proteggano la sua pelle dai raggi solari.

Per quanto riguarda la crema solare, i pediatri non hanno un parere unanime perché si tratta di pesare rischi e benefici. In linea di massima, si sconsiglia l’uso di queste creme prima dei sei mesi di vita preferendo l’evitare l’esposizione ai raggi solari. Alcuni pediatri consigliano addirittura di aspettare il primo anno di vita. Quando si utilizzano creme solari, preferite quelle a filtro fisico rispetto a quelle a filtro chimico. 

In inverno invece si dovrà porre più accortezza verso le basse temperatura per non rischiare un’ipotermia del neonato. Oltre ad un abbigliamento adeguato andranno pianificate delle uscite o passeggiate brevi in modo da non venire soppressi da temperature troppo rigide e per poter riscaldarsi spesso in ambienti più caldi.

Zaino e borsa per la montagna

Mentre prepari le valige per il tuo soggiorno in montagna valuta se ciò che stai preparando ti occorrerà nell’alloggio dove starai o durante le esperienze outdoor. Nel secondo caso meglio preferire uno zaino ad una borsa o ad una valigia rigida in modo da poterlo portare comodamente sulle spalle mentre si cammina ben bilanciati sul sentiero. 
 
Molti percorsi sono adatti ad essere solcati anche da passeggini da trekking spesso noleggiabili nelle principali località turistiche. Personalmente o sempre preferito trasportare i miei neonati con la fascia o con il marsupio ergonomico, sentendomi più facilitata nel trekking e potendo così rispondere più comodamente al bisogno di contatto molto presente nei primi mesi. 

Come prevenire il mal di montagna nei neonati

Per prevenire il male acuto da montagna, oltre ad evitare di superare le altitudini massime consigliate in base all’età del bambino, è raccomandata una salita graduale. 

Durante il tuo viaggio verso la montagna puoi già prevedere alcune tappe, utili per alimentare il bambino, cambiare il pannolino, sgranchirvi le gambe e permettere a tutti di acclimatarsi più facilmente. 

Può capitare che durante il tragitto il bambino pianga per una difficoltà di compensazione della pressione dell’orecchio. Noi adulti quasi non ci accorgiamo di mettere in atto sistemi compensatori che impediscono alle nostre orecchi di tapparsi. Per aiutare il neonato o il bambino a compensare il cambio di pressione serve la deglutizione, grazie ad una pausa poppata o biberon, all’utilizzo del succhiotto oppure bevendo sorsi d’acqua se ha più di sei mesi.

Ricorda di evitare sistemi rapidi di risalita come seggiovie o cabinovie prima dei due anni, preferendo spostamenti in auto, autobus o treni. Senza dimenticare che il modo più bello per raggiungere la montagna sono i trekking sui sentieri!

Conclusioni e Risorse

Vi auguro una piacevole vacanza in montagna, che sia estate o inverno è sempre un luogo magico per adulti e bambini. Si rivela una preziosa occasione di scoperta e di apprendimento del rispetto verso gli animali e la natura. 

Dopo avervi dato i consigli su come viaggiare con i vostri neonati in montagna vi aspetto nei commenti per leggere le vostre avventure! Magari mi farete scoprire posti che ancora non ho visitato!

Ecco alcune risorse che possono esserti utili per approfondire:

CAI montagna e bambini

Babytrekking: percorsi baby friendly

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