Tabella dei Contenuti
Capire la posizione del feto nella pancia è un argomento che solleva sempre molta curiosità. Oggi ti spiegherò quanto e perché può essere utile per una persona in gravidanza essere consapevole della posizione del bambino o della bambina dentro al pancione. Nell’articolo ti darò delle indicazioni pratiche su cosa osservare e come fare per capire come è posizionato il feto nell’utero e che cosa puoi fare per aiutarlo a posizionarsi al meglio.
Perchè è importante conoscere la posizione del feto
Una buona posizione del feto nel pancione è importante per il benessere della gravidanza e per una buona nascita.
Per non rischiare fraintendimenti: non basta fare prevenzione, in questo caso sulla malposizione, per assicurarsi un parto “facile, veloce, indolore” ma neppure per garantirsi una nascita fisiologica. Durante un parto gli elementi che entrano in gioco sono tantissimi: la salute di base di mamma e bambino, l’ambiente, la preparazione dei professionisti, la disponibilità di luoghi del parto favorenti la fisiologia e molto altro. Possiamo comunque lavorare sulla riduzione dei rischi, per quanto ci è possibile, questa è già un’ottima cosa!
Devi sapere che non è sufficiente che il tuo bimbo o bimba si trovi a testa in giù per considerarlo ben posizionato. La postura che può assumere il feto in utero, in gergo ostetrico, si classifica secondo: posizione, situazione e presentazione. In parole povere la testa in giù è un requisito importante ma anche l’orientamento della schiena fetale può fare la differenza durante il parto.
Escluse le malformazioni uterine o la presenza di grossi fibromi nell’utero che possono fungere da ostacolo, nella maggior parte dei casi ciò che ostacola il buon posizionamento sono tensioni muscolari o legamentose della schiena, del bacino o del diaframma materno, cattive posture durante il giorno e uno stile di vita sedentario.
Lavorare sulla prevenzione delle malposizioni fetali durante la gravidanza equivale a ridurre il rischio di parti non fisiologici, più lunghi e dolorosi, od operativi.
Anche sulla posizione podalica è possibile agire grazie a posizioni, esercizi, moxa o rivolgimento per manovre esterne.
Ricorda che per ricevere tutte le informazioni dettagliate settimana per settimana puoi iscriverti alla newsletter ⤵️
Quali sono le posizioni del feto nella pancia?
Il feto nell’utero può posizionarsi in moltissimi modi diversi, più è piccolo più facilmente continuerà a cambiare la sua posizione. Nelle ultime settimane di gravidanza la posizione fetale invece tende a rimanere la stessa, il feto continua a muoversi anche se lo spazio è ristretto ma avrà difficoltà a fare grosse capriole!
Ecco le posizioni fetali in utero, ognuna delle quali può all’interno contenere delle varianti:
- posizione cefalica o “a testa in giù”
- posizione trasversa
- posizione obliqua
- posizione podalica o “a testa in su”
La posizione più comune è quella cefalica, cioè a testa in giù, appoggia il capo con il collo flesso sul collo dell’utero, la sua colonna è più o meno parallela a quella materna e lui/lei “guarda” verso la schiena della mamma.
Il feto che invece “guarda” in avanti è meno frequente e in alcuni casi presenta un rischio maggiore per la fisiologia del parto, anche se dobbiamo sempre considerare che il feto si posiziona al meglio delle sue capacità secondo le condizioni del momento: se in quel momento è rivolto in avanti probabilmente ha i suoi motivi.
RICORDA: Il tuo bambino conosce la forma dal tuo bacino meglio di qualsiasi esperto!
Vediamo meglio come si può posizionare un feto nel pancione
Posizione Cefalica
Il 96% dei feti in utero dopo le 34 settimane di posiziona a testa in giù, pronto per tuffarsi nel mondo extrauterino!
Questa posizione agevola la nascita fisiologica poiché i diametri del capo sono i più importanti e nascere distendendo il canale da parto con la testa è l’opzione più sicura fra tutte.
Posizione Podalica
I feti podalici sono quelli che si sistemano nell’utero con la testa in su e appoggiano i piedi o il culetto sul collo dell’utero (cioè la loro strada d’uscita).
La presentazione podalica può verificarsi in tre modalità diverse:
- varietà natiche nel 50% circa dei casi: il feto appoggia il culetto (detto podice) sul collo dell’utero e tiene i piedi in alto.
- varietà piedi nei restanti casi: i piedi sono posizionati più in basso rispetto al podice, come se il feto stesse accucciato o inginocchiato.
In caso di presentazione podalica il parto mediante taglio cesareo a termine (cioè dopo le 39 settimane) è la modalità attualmente raccomandata perché mostra una riduzione percentuale di morte fetale e danni neurologici. Ogni donna deve poter ricevere adeguate informazioni su entrambe le modalità di parto in modo da effettuare una scelta consapevole.
Le raccomandazioni scientifiche dicono che è importante offrire alle pazienti la possibilità di un rivolgimento manuale per manovre esterne da effettuare a 36-37 settimane di gravidanza.
La presentazione podalica è presente nel 3-4% delle gravidanze a termine, mentre è più frequente nelle epoche gestazionali pretermine: 25% a 28 settimane, 11% a 32 settimane, 5% a 34 settimane.
Circa il 15% dei tagli cesarei indicano la posizione podalica come motivazione all’intervento.
Posizione Trasversa
La posizione trasversa si verifica quanto il feto è posizionato in orizzontale nel pancione, come se fosse disteso in una culla. Non appoggià né la testa né il podice sul collo uterino ma una delle due spalle. E’ una posizione più tipica in epoche gestazionali premature e con il proseguire della gravidanza si modifica in podalica o cefalica. Se viene mantenuta anche a termine di gravidanza richiede necessariamente un taglio cesareo in quanto non è possibile che il feto nasca in questa posizione.
Metodi per Capire la Posizione del Feto
Per capire la posizione assunta del feto nell’utero durante le visite principalmente si utilizza l’ecografo. Lo studio della posizione fetale viene eseguito ad ogni ecografia ma diventa rilevante durante l’ecografia di accrescimento nel terzo trimestre di gestazione che si esegue tra le 32 e le 34 settimane di gravidanza.
Con lo studio ecografico si evidenziano le parti fetali, si visualizza il capo e la colonna e le piccole parti (piedi e mani). Osservando l’operatore eseguirla non è semplice orientarsi ma un occhio esperto può facilmente raccontare ai futuri genitori la posizione che il loro bambino ha scelto in quel momento.
Ecco che ho introdotto un nuovo elemento da considerare, il tempo. Il feto in utero non è statico, al contrario, cambia posizione molto spesso in relazione alle settimane di sviluppo.
Ma c’è dunque un modo per sapere come è messo anche senza ecografia, prima o dopo quest’ultima ecografia?
Si, è possibile farlo grazie alla palpazione addominale. Le mani sono uno degli strumenti più importanti e utili per chi assististe le gravidanze e ci permettono di conoscere molto del feto che abita l’utero: non solo la sua posizione, anche le sue preferenze, il suo tono, la sua attività, i suoi ritmi.
La cosa ancor più bella è che anche i futuri genitori possono utilizzare il tocco per conoscere e comunicare con il loro bimbo o bimba e per scoprirne la posizione.
Come Capire la Posizione del Feto Toccando la Pancia?
Se hai aperto questo articolo è perché sei curiosa di capire come il tuo bebè si è posizionato nella pancia… sappi che anche per me è una cosa sempre così affascinante!
Siamo abituate a pensare che sia necessario un macchinario iper evoluto per capire qualsiasi cosa che riguardi il feto. In realtà grazie alla palpazione addominale possiamo già capire una marea di cose…ma quanto è bello?
Se ti sembra pura magia ci credo! Lo pensavo anch’io la prima volta che ho toccato un pancione durante il mio tirocinio universitario: non ci capivo niente.
Per esercitare la sensibilità al tocco è importante avere pazienza e praticare molto.
Sei fortunata perché hai il tuo pancione a disposizione, puoi esercitarti anche ogni giorno!
Ecco i miei consigli:
- Tocca la tua pancia, massaggia il tuo bimbo. È normale che palpando l’utero questo possa attivarsi e irrigidirsi, è un buon segno! Se invece percepisci contrazioni dolorose o sei a rischio di parto prematuro meglio evitare troppe stimolazioni.
- Prova stando in una posizione eretta oppure seduta con la schiena ben distesa, puoi provare anche stesa a letto a pancia in su ma se il letto è molto morbido potresti fare più fatica.
- Per capire la posizione del feto nel pancione dovrai innanzitutto ascoltare i suoi movimenti, segnarli su un foglio e capire quali movimenti sono dati dai piedini e quali invece saranno dati dalla testa o dal corpo che ruota (i primi sono colpetti decisi, gli altri causano più che altro bozzi grossi nella pancia).
- Dovrai poi indagare in ogni zona del pancione palpando e affondando un po’ le mani per individuare in quali zone c’è liquido amniotico (le percepirai come “vuote”, “cedevoli”) e in quali altre zone invece ci sarà più resistenza (lì si troverà il tuo bimbo, la testa e il tronco le sentirai come più dure e grandi, le parti come i piedini, le gambe, le manine e le braccia invece li sentirai piccole e mobili).
Per guidarti in questi passaggi ho registrato una lezione speciale “come capire la posizione del feto nel pancione?” che è disponibile per tutte le iscritte e gli iscritti al mio Corso Preparto Online. In questo modo lo potrai visionare tutte le volte che vorrai e potrai continuare ad esercitarti seguendo le mie istruzioni e imitando le mie mosse. (Per questo motivo ringrazio il mio baby 3 che ci ha dato l’occasione di registrare una vera dimostrazione pratica!)
Cosa Fare se il Feto è Podalico
Se durante una visita mi viene comunicato che il mio bimbo o bimba si trova in posizione podalica la prima cosa che mi devo chiedere è: a che settimana di gravidanza mi trovo?
Se non ho ancora raggiunto le 32 settimane di gestazione non c’è nulla che devo fare, soprattutto non devo preoccuparmi. Infatti nei mesi di gravidanza il feto cambia posizione molte volte e prima di arrivare a 32-33 settimane ha davvero moltissimo spazio che gli permette di fare le capriole anche più volte al giorno. Se vuoi essere accompagnata a scoprire come cambia il tuo corpo e cresce il feto di settimana in settimana puoi iscriverti alla mia newsletter gratuita.
Superate le 32 settimane posso iniziare attivamente a assumere posizioni che favoriscano un buon posizionamento fetale. Spinning babies è il gruppo di ricerca ostetrico che da anni si occupa di studiare e divulgare questi temi.
A 36-37 settimane ti verrà offerta la possibilità di effettuare le manovre di rivolgimento esterne. Si tratta di una visita ambulatoriale durante la quale ti stenderai su un lettino e mentre un operatore controllerà la posizione fetale con l’ecografo un secondo operatore applicherà delle manovre manuali premendo sull’utero in modo da accompagnare il tuo bimbo o bimba nel fare una capriola e a mettere la testa a posto.
Te ne parlo in questo video ⬇️
Come Aiutare il Feto a Mettersi in Posizione Cefalica
Ora vediamo quali sono le cose che puoi fare per aiutare il posizionamento fetale ottimale, prima fra tutte l’evitare le posizioni sbagliate.
La sita sedentaria influisce negativamente sulla salute materna e sul posizionamento fetale. Cerca di includere nella tua giornata momenti di movimento, stretching, yoga e camminate.
Se per lavoro o necessità spendi molto tempo seduta ricordati di intervallarlo alzando e stiracchiandoti ogni 15-20 minuti circa. Anche una palla da pilates può aiutarti se la sostituisci alla tua classica sedia, questo ti permetterà di mantenere il bacino in movimento anche nelle ore più sedentarie.
Riserva ogni giorno un tempo di movimento a terra, magari a quattro zampe, durante il quale lascerai muovere il bacino e la schiena in modo libero.
Se senti contratture, in gravidanza sono più frequenti pubalgie, sciatalgie e lombalgie o tensioni o dolori al pavimento pelvico, prenditene cura anche con l’aiuto di professionisti.
Come Capire se il Feto si è Girato
Puoi accorgerti che il feto si è girato notando alcuni cambiamenti. La maggior parte delle donne racconta di aver proprio percepito il momento della capriola descrivendolo come una grande terremoto nella pancia che poi si è assestato.
Per alcune donne è il momento in cui scompaiono alcuni fastidiosi sintomi: mal di schiena, acidità di stomaco o nausea. Riescono a riposare più facilmente, sono sostanzialmente più comode.
Altre donne raccontano di aver visto la pancia cambiare forma e percepiscono i movimenti fetali in modo e in punti diversi.
Conclusioni e Risorse
La gravidanza è un viaggio della mente e del corpo, di entrambi questi mondi possiamo prenderci cura nella nostra quotidianità o con l’aiuto di altri quando ne sentiamo il bisogno. Il corpo materno e fetale dialogano in modo continuo e danzano insieme dal giorno del concepimento al momento della nascita.
Alcune posizioni e movimenti aiutano il feto a posizionarsi meglio nell’utero per favorire una nascita fisiologica. Ascoltare, con le mani, la posizione del bimbo o bimba nella pancia, fornisce ai genitori uno strumento di osservazione in più verso il loro bambino e né supporta la relazione precoce. Buona scoperta!
Linee Guida Ufficiali per Presentazione Podalica