Tabella dei Contenuti
Fare un tuffo nella storia del pannolino, oltre che essere davvero interessante, ci aiuta a spostare il punto di vista su questo aspetto della cura e aprirci a più possibilità rispetto al quando spannolinare, a come togliere il pannolino e molto altro. L’utilizzo del pannolino infatti è diverso per ogni epoca storica e cambia da cultura a cultura… è stato per me molto arricchente ricercare informazioni sulla storia dei pannolini mentre scrivevo il mio ebook “lascio o tolgo? A spannolinare si inizia dalla nascita!”.
Quando è stato inventato il pannolino?
In tutte le culture del mondo si utilizzano da secoli sistemi per coprire e proteggere l’area genitale, sia per una questione di privacy che per contenimento delle fuoriuscite.
Nei paesi più caldi del mondo non è comune l’utilizzo dei pannolini, mentre fasciare il bambino, soprattutto in Europa, era un mezzo riconosciuto e complesso di protezione dagli escrementi. Si trattava di prendere strisce di materiale (principalmente cotone o lino) e avvolgerle attorno al corpo, sia in direzione verticale, sia poi orizzontalmente.
Una cosa che per noi oggi è impressionante è che tali strisce venivano lasciate in sede per almeno 3 giorni insieme alle feci e alle urine. Possiamo vedere questo tipo di fasciatura in innumerevoli affreschi del 1300.
In Cina, fino a tempi molto recenti, le madri aspettavano di sentire il movimento peristaltico nel bambino, mentre allattavano al seno, e tenevano il bambino sopra un contenitore o anche in un angolo per la strada.
Ai bambini piccoli in Cina venivano praticate delle fessure nelle mutande o nei pantaloncini, per consentire di evacuare liberamente, limitando moltissimo anche le tipiche irritazioni da pannolino.
Nelle società aborigene, il muschio di torba ricoperto di pelle di animale veniva utilizzato per assorbire l’urina e, allo stesso modo, in molte società sudamericane l’erba secca veniva posto in un pezzo di stoffa vecchia per assorbire parte dell’urina.
La cultura giapponese imponeva che i genitori usassero dei kimono ben indossati, che venivano tagliati a forma di pannolino, per aderire alla pelle del bambino.
Paese che vai tradizione che trovi! Ma quanto è affascinante?
Se anche tu, come me, adori scoprire le diverse modalità di accogliere e crescere i bambini ti piacerà moltissimo il documentario francese del 2010 Babies: un viaggio alla scoperta della vita quotidiana di quattro famiglie in Namibia, Mongolia, Tokyo e San Francisco.
Guarda il trailer del documentario Babies qui sotto
L’invenzione del pannolino
Il primo pannolino è stato utilizzato durante la rivoluzione industriale, circa nel 1820 in inghilterra. Era molto diverso da quelli che conosciamo oggi, infatti inizialmente era una semplice panno avvolto attorno ai genitali del bambino che aiutava a contenere le fuoriuscite. Fu in questo periodo che la classe operaia iniziò ad acquistare mobili per la prima volta e non gradiva che i loro bambini sporcassero i loro nuovi beni. Verso il 1880 fu inventata la spilla da balia, che contribuì a creare una protezione più stretta attorno al bambino per evitare perdite di escrementi. Purtroppo l’uso delle spille da balia in alcuni casi si rivelò piuttosto pericoloso, non erano rari gli incidenti in cui veniva accidentalmente perforata la pelle del bambino creando una ferita, la quale poteva anche infettarsi gravemente.
Il passo successivo verso la protezione è stato il passaggio ai pannolini lavabili, ma a causa della stoffa vecchia e della copertura di plastica di cui erano fatti, delle sostanze chimiche, spesso tossiche, usate per pulirli e dello scarso numero di cambi, il 25% dei bambini soffriva di gravi irritazioni ed eruzioni cutanee e vi erano molti casi di avvelenamenti tossici nei neonati.
Negli anni ’40, durante la seconda guerra mondiale, quando le donne entrarono nel mondo del lavoro insieme agli uomini, non avevano né il tempo né l’energia per gestire l’enorme compito di lavare i pannolini a casa dopo il lavoro. Fu in questo periodo che apparvero per la prima volta i servizi di lavanderia per pannolini.
I pannolini puliti e sterilizzati venivano consegnati a domicilio, di solito settimanalmente, mentre i pannolini sporchi venivano tenuti in contenitori separati e portati via dal servizio pannolini. I servizi di lavanderia per pannolini offrivano il lavaggio dei pannolini a 11 cicli di lavaggio con detersivo, gli ultimi quattro con sola acqua bollente. Non molto sostenibile vero?
Il pannolino usa e getta
L’ultima e più importante innovazione è avvenuta con l’avvento del pannolino usa e getta. Non si sa chi abbia progettato il primo pannolino usa e getta; sia Paulistróm in Svezia nel 1942, sia Marion Donovan negli Stati Uniti nel 1946 sono stati accreditati con il concetto iniziale. Donovan ha progettato la prima copertura in plastica per il pannolino usa e getta. Inizialmente realizzati in materiale non tessuto, con un design rettangolare molto semplice, le aziende produttrici di pannolini includevano strati di fazzoletti di carta nel nucleo centrale per assorbire il fluido, che era limitato a 100 ml e doveva essere cambiato frequentemente.
Ed eccoci negli anni 60 quando nasce la prima azienda che produce pannolini su vasta scala e che ne aumenta esponenzialmente la distribuzione in tutti i ceti sociali: Pampers. L’avvento dei pannolini usa e getta rivoluzionò la vita delle nostre nonne che ancora oggi potrebbero rimanere sorprese da chi, in tempi moderni, scegli di utilizzare alternative lavabili ricordando la scomodità e le fatiche provate ai loro tempi.
La ricerca è proseguita per molti decenni fino ad arrivare ai prodotti che troviamo oggi sugli scaffali del supermercato.
Dal 2010 la crescente sensibilità verso le problematiche ambientali ha portato alla produzione di pannolini sempre più sostenibili, senza sostanze sbiancanti e che abbiano uno smaltimento più veloce dei 500 anni impiegati da un usa e getta classico.
Educazione precoce al vasino
Osservando le abitudini del passato ciò che possiamo notare è che:
- non esiste un unico modo per gestire la cacca e la pipì dei bambini
- non esiste l’età giusta o sbagliata per smettere di usare il pannolino
- già da neonati i bambini possono sperimentare l’andare di corpo in modi diversi
Anche in tempi moderni alcune famiglie decidono di non fare indossare ai propri bambini il pannolino, o almeno non sempre. Applicando quella che viene chiamata Elimination Communication.
Come il nome ci fa intuire non si tratta di un addestramento al vasino ma di un esercizio di comunicazione tra il bambino e il genitore che con il tempo diventerà sempre più esperto nel riconoscere i segnali di necessità di fare pipì o cacca del figlio per posizionarlo sul water o vasino.
Perchè far stare il neonato senza pannolino?
I benefici del lasciare ogni tanto il bambino senza pannolino sono diversi:
- minori irritazioni cutanee
- minor surriscaldamento durante i mesi caldi
- nessun intralcio ai movimenti
- presa di consapevolezza del fare pipì e cacca
- risparmio economico
- sostenibilità ambientale
Questi benefici assumono valore se l’esperienza è piacevole e funzionale per tutte le persone, grandi e piccole, coinvolte. Se invece è una situazione sgradevole, faticosa, demotivante, tutti i benefici elencati non valgono assolutamente la serenità di una famiglia.
Come si inizia lo spannolinamento?
Il mio consiglio da ostetrica e mamma di tre è quello di iniziare fin dalla nascita a passare alcuni momenti senza pannolino. Credo che iniziare lo spannolinamento dalla nascita porti davvero tanti benefici, nel breve termine:
- meno coliche o mal di pancia da gas
- ridotta stitichezza
- minor durata del pianto nelle 24h
e nel lungo termine:
- spannolinamento più che semplice…spontaneo!
Domande Frequenti
Togliere il pannolino d’estate?
Non serve attendere l’estate per iniziare lo spannolinamento. Possiamo osservare alcuni segnali del bambino per coglierlo in un momento di grande motivazione più che le stagioni. D’estate è ancora più importante lasciare i neonati e i bambini senza pannolino soprattutto nelle ore più calde per non surriscaldare i genitali.
Qual è l’età giusta per togliere il pannolino?
Non esiste un’età giusta per togliere il pannolino, ma il momento giusto per voi! L’età in cui viene tolto il pannolino cambia da paese a paese ed è cambiata nel corso dei decenni. Questo ci fa capire quanto abbia più a che fare con la cultura e le abitudini familiari, che con la fisiologia dello sviluppo.
Come aiutare il bambino a togliere il pannolino?
Il primo passo è offrire più alternative al pannolino. Invece di pensare a cosa togliere, prova a pensare a cosa puoi aggiungere nella vostra giornata per accompagnare il tuo bambino in questa nuova tappa.