#12. PODCAST | 25 giorni in TIN: la storia di Monica | NASCIAMO TUTTI COSÌ

Podcast: Nasciamo tutti così
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#12. PODCAST | 25 giorni in TIN: la storia di Monica | NASCIAMO TUTTI COSÌ
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video podcast episodio 12

Trascrizione episodio 12

Mi sento mamma da ben prima di aver avuto il mio bambino in braccio. Mi sento tale da quando ho visto per la prima volta le due lineette sul test di gravidanza. Era la mia prima gravidanza e quel bambino purtroppo non è mai nato.

Oggi però sono mamma a tutti gli effetti, da cinque mesi, ed è questa storia che voglio raccontarvi.

Questa seconda gravidanza è andata bene, ad esclusione della pandemia globale che ha scelto di accompagnarmi in questo percorso.

Quando ho superato ormai da 10 giorni la mia dpp, sul finire dell’estate, iniziano le contrazioni, dopo giorni in cui fanno capolino ,sono quelle giuste.

Mi visitano e mi effettuano lo scollamento delle membrane.

Al monitoraggio si accorgono che mio figlio ha il battito accelerato, ci spostiamo in sala parto e mi preannunciano che, se la tachicardia dovesse continuare, verrò sottoposta a cesareo d’urgenza.

Il bimbo si stabilizza, le contrazioni continuano ed io resto in sala parto dalle 14 alle 21, dopo 7 ore di dolori estenuanti, fortunatamente trascorse con il mio compagno accanto a me, arrivo a 4 cm di dilatazione e posso avere l’epidurale.

Iniziano le spinte, immagino il momento in cui, di lì a poco, avrò il mio piccolo sopra di me. Dopo due ore però lui ancora non è nato, la ginecologa mi visita ed allerta immediatamente l’equipe della sala operatoria.

Il bambino è in sofferenza fetale, oltre che posizionato male.

Cesareo d’urgenza.

Dopo 30 minuti eccolo, lo ricordo verde. Ricordo di averlo scherzosamente chiamato Hulk, forse complice l’effetto dell’anestesia.

Mi addormentano per ricucirmi .

Quando mi risveglio posso solo sfiorare quella testolina bionda prima di essere informata che è necessario ricoverarlo in tin.

Ha ingerito liquido amniotico e meconio. Ho paura, non posso vivere quel momento immaginato per nove lunghi mesi. Non conosco il suo profumo né il suono del suo respiro. Non posso attaccarlo al seno .

Faccio tesoro di un video girato dal papà alle 4 del mattino per permettermi di conoscerlo. Per i quattro giorni seguenti mi hanno ripetuto che me lo avrebbero portato di lì a poco. Non è mai successo. Sono stata io a chiedere se ci fosse possibilità di avere un letto in tin per provare ad allattarlo, non avevo mai smesso di stimolare il seno in quei giorni. Per 25 giorni siamo stati lì, separati da un corridoio. Lui nel suo box, con l’ossigenoterapia, con tanti altri bambini in condizioni terribili. Io stremata, dal dolore, del postparto, dalle lacrime copiose, dalla fatica. 

Non ho mai mollato però, non mi sono data per persa. Venivo chiamata dal personale ospedaliero continuamente, giorno e notte, e nonostante tutto correvo in quel corridoio per arrivare da lui.

Quel corridoio, questo parto, quei 25 giorni mi hanno cambiata. Mi hanno resa quella che sono oggi. Forte, terribilmente forte. Pronta, a tutto. capace di tutto per lui.

Ecco la storia di come sono diventata la sua mamma, correndo in un corridoio che sembrava lunghissimo.

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Ciao sono Dalila, di mestiere aiuto le madri a dare alla luce i loro bambini con me c’è Carlotta, che aiuta le parole a mettersi in fila e creare immagini.

Siamo qui, insieme, per tentare di raccontarvi che cosa accade quando un bambino sceglie che è il momento di vedere il mondo, o quando è la natura a scegliere per lui.

Grazie ai vostri racconti, vi porteremo lì dove accade la magia, dove da un corpo se ne creano due.

Siamo Dalila e Carlotta e questo è “Nasciamo tutti così”, primo podcast italiano di storie di parto. 

Questa prima stagione di “Nasciamo tutti così” termina qui, felice di avervi accompagnati e commossi in queste dodici settimane, spero di ritrovarvi in autunno con tante altre storie di nascite! Puoi riascoltare tutti gli episodi su spotify, apple podcast e su tutte le altre principali app per podcast. Puoi leggere le trascrizioni dei racconti sul sito www.ostetricaadomicilio.com/podcast e seguire i racconti guardado il videopodcast sul mio canale youtube @dalilaostetrica.

Un abbraccio!

Dalila

Grazie per aver seguito questo episodio, ringrazio ancora una volta Monica  per il suo prezioso racconto, grazie a Carlotta che  cura con passione  la stesura degli episodi. 

E grazie di cuore a tutti voi che ci avete seguito in questa seconda stagione di nasciamo tutti così!

Se il podcast vi piace potete lasciarci una recensione tramite apple podcast, per contattarci o conoscerci meglio ci trovate su instagram come dalilaostetrica e ourlifewithblueblinds.

Alla prossima settimana con una nuova nascita!

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